Recensione Dji Mini 2 Combo: Il miglior drone da 249g

Dji Mini 2 Combo

549,00
8.8

Facilità d'uso

9.5/10

Stabilità

9.0/10

Accessori

8.5/10

Qualità/prezzo

8.0/10

Pro

  • Portabilità
  • Peso 249g
  • Telecomando robusto e di qualità
  • OcuSync 2.0

Contro

  • Zoom 2x poco brillante
  • Assenza sensori Anticollisione
  • Non adatto per uso notturno

Oggi, noi di Risparmia Online, abbiamo avuto l’onore di poter testare un prodotto DJI, il Dji Mini 2 in versione Combo, un drone dal peso di 249g che ci permette di volare in modo molto semplice e permette di realizzare dei buoni video.

Confezione

Il DJI Mini 2 (Base) include:

  • Drone;
  • Batteria;
  • Telecomando;
  • Una coppia di eliche di ricambio;
  • Cavo USB di tipo C;
  • Copertura cardanica;
  • Cavi per telecomando Micro USB, USB Type-C e Lightning;
  • Joystick di ricambio;
  • Sei viti di ricambio;
  • Cacciavite.

Invece la combo include, oltre i prodotti citati sopra, anche:

  • Altre due batterie;
  • Hub di ricarica della batteria che funge anche da alimentatore USB;
  • Altre due paia di eliche di scorta;
  • Cavo micro USB extra;
  • Protezione dell’elica a 360 gradi;
  • Caricabatterie USB da 18 watt;
  • Borsa per il trasporto;
  • Altre dodici viti.

Descrizione Dji Mini 2

Il DJI Mini 2 ha un design ultracompatto, robusto e pesa solamente 249gr, le dimensioni con braccia piegate sono 138x81x58 mm, invece da da aperto 159x203x56mm, (aperto con eliche 245x289x56mm) in diagonale 213mm.

Sulla parte frontale troviamo la fotocamera che è sorretta dal gimbal stabilizzato su 3 assi, un led di notifica che indica, a drone spento, lo stato della batteria: Impulsi bianchi = Ricarica; Bianco fisso = Ricarica completata.

Sul fondo, invece sono presenti i sensori ad infrarossi per decollo ed atterraggio, il pulsante per l’accensione del drone e led che indicano il livello di carica della batteria.

Nella parte posteriore troviamo lo sportello del vano batteria, la porta USB tipo C per la ricarica del drone e il vano per alloggiare una microSd, non inclusa nel kit.

Invece per quanto riguarda le antenne, queste sono inglobate nei piedi anteriori del drone.

Rispetto al modello precedente, questo integra la tecnologia Ocusync che fornisce un collegamento stabile e affidabile rispetto alla vecchia connessione Wi-Fi presente sul Mini originale.

Sul Mini 2 non sono stati introdotti altri sensori, se non solo quello posto sul fondo che permette al drone di atterrare, decollare e rimanere stabile in volo.

L’assenza di sensori non permette al DJI Mini 2 di avere il tracking degli oggetti e delle persone. In pratica non sarà possibile usare la funzionalità Follow Me, però è possibile simularla tramite i quickshot, a patto che non ci siano “ostacoli”.

Batteria

Il caricabatterie carica le batterie una alla volta. Ogni batteria impiega circa 1,45 ore a ricaricarsi. Con una batteria siamo riusciti a fare circa 25 minuti di volo in modalità cinematica e in modalità sport abbiamo fatto 4-5 minuti di volo in meno rispetto alla cinematica. Al di sotto del 20% di batteria del drone, oltre che apparire una schermata sullo schermo del telefono, il radiocomando comincia ad emettere un bip che si fa più insistente quando la carica scende sotto il 10%. Dji dichiara che il drone può durare fino a 31 minuti di volo, ma tutto dipende da diversi fattori come il vento, perché se c’è vento il drone utilizzerà più le eliche e di conseguenza la batteria per potersi stabilizzare. Comunque per questioni di sicurezza (e per evitare di fare danni con il drone) è meglio atterrare con un po’ di carica residua.

Noi abbiamo optato per la versione Fly More Combo perchè così non abbiamo nessun “problema” di durata, in quanto con la versione Combo si ottengono tre batterie, che consentono un tempo di volo totale di oltre un’ora. 

Controller

Il Mini 2 è dotato del nuovo radiocomando DJI RC-N1, che è alimentato da una batteria da 5200 mAh.

L’aggancio e sgancio del telefono è davvero molto semplice. Il cavetto di connessione rimane sotto alla staffa di aggancio smartphone una volta richiuso. L’impugnatura è davvero ottima, anche se il peso di circa 400 grammi, a cui si aggiunge quello dello smartphone, si sente e alla lunga può stancare le braccia. L’autonomia del radiocomando si attesta intorno alle 5 ore.

Molto comodo il fatto che il radiocomando riesce ad avviare l’app DJI Fly automaticamente connettendolo allo smartphone.

Prestazioni in volo

Al primo avvio è necessario effettuare la calibrazione della bussola e del giroscopio, poi il drone aggancia i satelliti ed è pronto a volare. Abbiamo effettuato i primi voli in una zona vicino ad un fiume e, dopo averlo fatto alzare in volo, il drone è rimasto sempre fermo, anche l’immagine trasmessa sul telefono era praticamente immobile e di ottima qualità. La risposta al radiocomando è fulminea, fa esattamente il movimento che viene impostato. L’abbiamo portato a 50/60 mt di altezza e spinto fino a 2300 mt di distanza, dopodichè il segnale è andato peggiorando ed ho perso il segnale, ma il drone è tornato da solo con la funzionalità return to home(RTH).
Con il return to home, il drone si alza, alla quota impostata da noi sull’app, e torna al punto di partenza. E’ anche possibile aggiornare il punto di partenza durante il volo.

Il nostro consiglio è di settare bene il parametro RTH prima di decollare, perchè se vi trovate in una zona piena di alberi è fortemente consigliato impostare un’altitudine abbastanza alta per evitare collisioni.

DJI dichiara che il drone può arrivare fino a 6km in CE, ma il problema è che la batteria non avrebbe autonomia sufficiente per farlo tornare. Poi la distanza raggiungibile dipende anche dalla zona e dalle interferenze presenti. In ogni caso la legge italiana permette di comandare questi droni SOLO a vista. Con il return to home, il drone si alza alla quota impostata da noi sull’app e torna al punto di partenza, ma ho notato che lo manca di circa 50-70 cm, ma ha comunque rivelato l’erba e si è fermato a circa 1 mt dal suolo, avvertendo che il terreno non era adatto all’atterraggio. DJI dichiara velocità di 6 m/s cine, 10 m/s normal e 16 m/s sport. É sprovvisto di sensori anticollisione, bisogna quindi sempre fare attenzione a manovrarlo. Ottimo il GNSS che è in grado di agganciare i satelliti GPS, GLONASS e GALILEO.

Foto e Video

Per quanto riguarda il comparto fotografico, è possibile girare video in 4k/30p a 100Mbps grazie al sensore CMOS da 1/2,3″ 12 megapixel.

Le riprese risultano molto stabili grazie alla stabilizzazione motorizzata a 3 assi.

Una delle ultime novità aggiunte al DJI Mini 2 è la possibilità di zoom 2x a 4K, 3x a 2.7K e fino a 4x in HD, per garantirti scatti e video senza doversi avvicinarsi troppo al soggetto.

Come, ovviamente, ci si aspetta da un sensore molto piccolo, in condizioni molto nuvolose o comunque con poca luminosità, i risultati saranno un pò scadenti, in quanto la camera tende a sottoesporre.

É possibile scattare anche foto in RAW, e scatta davvero delle foto molto buone. Per le foto è presente anche la modalità AEB (auto exposure bracketing) in grado di eseguire 3 scatti con differenti esposizioni e poi unirli in una sola immagine con un miglior intervallo dinamico.

N.B. Per poter scattare foto e registrare i video bisogna inserire nel drone una micro sd card. Noi abbiamo preso una Sandisk Extreme Pro da 128Gb, che è in grado di registrare video 4K, a soli 23,99€.

Cose assolutamente da fare per guidare il drone – Regolamentazioni

Essendo, per il momento, un drone appartenente la Open Category, visti i suoi 249gr di peso, non è necessario dover prendere il patentino A1/A3 per guidare il drone. Le uniche cose che uno è obbligato a fare sono l’assicurazione per il drone, si trova sulle 29€(per uso amatoriale), e la registrazione sul portale d-flight dal costo di 6€.

Considerazioni Personali Dji Mini 2

Abbiamo testato il drone in questione per un po’ di tempo, in diversi contesti, e possiamo affermare che il Mini 2 è il giusto compromesso tra un drone professionale ed un mini drone facile da usare, con caratteristiche tecniche degne di nota, vicine alla serie Mavic. Il mini 2 possiamo definirlo anche come un drone Ready to fly, ovvero pronto all’uso, perchè è veramente semplice ed intuitivo da utilizzare. Inoltre permette di creare spettacolari riprese aeree senza nessuno sforzo, grazie alla modalità QuickShot.

La versione Fly More Combo/Combo è certamente quella che consigliamo, anche solo per la comodissima borsa per il trasporto fornita nel kit, perfetta per portare con sé tutti gli accessori. Inoltre, anche se la batteria ha un’autonomia di circa 25 minuti, con la versione combo avreste a disposizione 3 batterie così da godervi realmente il drone.

Crediamo sia uno dei migliori droni sotto i 250g ed alla “portata” di tutti.