Recensione cuffie Smabat Proto 1.0

Cuffie Smabat Proto 1.0

99,53€
9.1

Qualità-prezzo

8.5/10

Qualità audio

9.0/10

Qualità costruttiva

9.0/10

Qualità accessori

10.0/10

Pro

  • Versatilità
  • Modularità
  • Chip in titanio

Contro

  • Medi meno chiari dei bassi e degli alti
  • Scocca difficile da aprire per sostituire il chip

Abbiamo avuto modo di conoscere il brand Smabat portandovi sul blog le recensioni delle Smabat M0 e delle Smabat M2s pro. Entrambe sono cuffie modulari, significa che ci arriveranno in confezione smontate e dovremo poi metterle insieme noi (basta poco per farlo). Oggi non vi proponiamo una cuffia modulare completamente come gli altri modelli, ma definibile semi-modulare. Questo perché offre la possibilità di sostituire un pezzo, che ne andrà a modificare il suono. In realtà questa cuffia ha anche il modulo interno intercambiabile, ma ci viene spedita già montata e pronta all’uso, quindi non dovremo far altro che scegliere lo smorzatore che si preferisce per dare al suono un tuning e goderne dell’ascolto.

Unboxing

Come sempre, la confezione è interessante. Include molti accessori, tra i quali troviamo un cavo con attacco MMCX ovvero connettori coassiali micro miniaturizzati. Essi sono molto simili agli MCX ma molto più piccoli. Ormai sta diventando uno standard nelle cuffie in-ear monitor. Nella confezione delle cuffie Smabat Proto 1.0 troviamo anche due paia di gommini di ricambio, la classica custodia Smabat veramente ben fatta con una cerniera metallica flessibile (si apre con una pressione e si chiude lasciandola andare) e una serie di smorzatori che se installati nelle cuffie ne modificano il colore del suono. Viene fornita anche una pinzetta per compiere l’operazione.

Specifiche tecniche

Impedenza: 16 Ohm
Sensibilità: 110 dB/mW
Risposta in frequenza: 10 Hz – 22 kHz
Cavo: MMCX
Lunghezza cavo: 1.2 m
Uscita: Jack da 3.5 mm
Driver: Driver con diaframma in Titanio da 10 mm
Distorsione armonica totale: <0.2% a 1 Khz

Il driver installato, come tutte le cuffie del brand, è sostituibile. Sarà possibile acquistare separatamente dei driver differenti in base alle proprie esigenze. Noi parleremo solo di quello stock, installato all’interno delle cuffie Smabat Proto 1.0. Da sottolineare il fatto che vengono fornite 4 coppe di mini drivers per regolarne il tuning. Variano per colore e troviamo la coppia argentata per un basso più debole, quella dorata (preinstallata) per un basso di media intensità, quella rossa per un basso più deciso fino alla coppia blu per smorzare gli alti taglienti; gli unici che non vanno a modificare la zona bassa del suono.

Design

Anch’esso molto caratteristico del brand, che spicca sempre per la sua originalità. Rispetto alle M0 ed alle M2s Pro, cambiano totalmente forma, divenendo allungate ed in-ear. Infatti la cassa non è molto ampia ed ha un design a cilindro molto particolare. Sulla parte alta presenta un frontalino removibile per poter cambiare il driver interno. Per intenderci, è la parte di scocca superiore sulla quale è stampata la scritta “smabat proto 1.0 PRO“. Accanto al gommino troviamo invece lo smorzatore, anch’esso removibile, in base a ciò che si preferisce ascoltare. Si tratta quindi di una cuffia ampiamente versatile e compatibile con diversi generi musicali anche più difficili da replicare in maniera federe, senza un buon tuning. Il cavo è a spirale e avvolto su se stesso. I connettori molto resistenti e rigidi, con gomma isolante per non far spezzare il cavo.

Come suonano le cuffie Smabat Proto 1.0?

Su questo argomento potremmo parlare per molto tempo, ci limiteremo a descrivervi l’esperienza avuta con i vari smorzatori. Partiamo col dirvi che il più bilanciato è sicuramente quello pre-installato, dove il basso non è né spinto, né carente, con un buon ritmo, una giusta quantità di bassi ed un suono molto naturale. In ogni caso anche con questi gialli, il basso c’è e si nota, ma non prevale. Associati con il driver in Titanio che presenta un suono appunto definibile monitor (medi piatti, bassi presenti e alti scintillanti) permettono una buona rappresentazione della scena, abbastanza ampia con un sub-bass non eccessivo e degli alti che non prevalgono. Il driver in titanio non ha nulla in meno in termini di prestazioni fedeli rispetto a dei multi BA o dei driver misti. Bella possibilità di inserire il colore blu per poter smorzare gli alti che sono presenti (a parer nostro al punto giusto) e potrebbero dar fastidio ad alcuni ascoltatori. Si nota che sono un po’ castrati, diventando un po’ più cupi e sempre meno spinti. Per chi predilige un basso molto spinto, con una profondità marcata, c’è il colore rosso, che fa quello che promette, è più libero di esprimersi, entra nelle nostre orecchie con prepotenza e ritmo. Sono molto carnosi, consistenti e mai rumorosi, nel senso di riprodurre imprecisioni non dovute.
I medi suonano in maniera naturale e riproducono bene le voci, soprattutto quelle maschili, belle piene e soddisfacenti, però alcune volte manca di chiarezza, forse dovuti alla velocità molto reattiva del complesso sonoro delle cuffie Smabat proto 1.0.

Considerazioni

Le cuffie Smabat Proto 1.0 mettono d’accordo tutti gli ascoltatori, perché hanno un buon ritmo in tutte le combinazioni, buona naturalezza dei medi e degli alti mai taglienti (per i più sensibili c’è la soluzione). Il basso è in ogni caso presente, quindi soddisfacente in ogni caso, anche per chi lo vuole prevalente rispetto al resto. Una cuffia completa sotto ogni aspetto, dalla portabilità, al design, al suono variabile. Il cavo, composto da 4 fili a spirale, è resistente e ben costruito, con attacchi metallici di buona fattura. Se vogliamo trovare un difetto, possiamo dire che è veramente difficile aprire la cassa per poter cambiare il driver e che il medio è sì presente e naturale, ma con una chiarezza che non è ai livelli dei bassi e degli alti. Nel complesso una buona alternativa a driver multipli o dei misti con una resa simile.

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